INTRODUZIONE
In questa sezione accenneremo brevemente al trattamento della pubalgia.
Va sottolineato che il termine pubalgia è piuttosto generico in quanto patologie a strutture anatomiche diverse (muscoli e articolazioni) danno gli stessi sintomi: è opportuno informare i pazienti che nel linguaggio medico-scientifico, attualmente parlare di pubalgia è improprio, in quanto la denominazione esatta è di GROIN PAIN
EPIDEMIOLOGIA
La pubalgia (groin pain) nelle squadre di calcio maschili causa il 4-19% di tutti gli infortuni, e il 2-14% nelle squadre femminili: in proporzione gli infortuni all’inguine avvengono più frequentemente negli uomini che nelle donne (12,8% vs 6,9%).
FATTORI DI RISCHIO DELLA PUBALGIA
Un infortunio precedente all’inguine, una elevata categoria di gioco, una ridotta forza dei muscoli adduttori e scarso allenamento sport-specifico sono associati ad un elevato rischio di infortuni dell’inguine negli atleti.
Clinicamente i pazienti presentano ridotta mobilità delle anche e dolore associato a debolezza nello squeeze test.
CLASSIFICAZIONE PUBALGIA
Con il termine pubalgia, in verità si intendono una pluralità di patologie. Internazionalmente esse vengono classificate in base alla localizzazione del dolore come nell’illustrazione qui riportata:
- Patologia degli adduttori, patologia dell’ileo-psoas, patologia dell’inguine, patologia del pube
- Pubalgia legata a patologie d’anca
- Altre cause di pubalgia negli atleti
La pubalgia causata da patologie dell’anca va sempre considerata: i pazienti lamentano dolore in prossimità dell’inguine a causa di una problematica interna all’articolazione dell’anca. Sintomi come blocco articolare, click, o sensazione di mancamento della gamba, possono far presumere ad una patologia intra-articolare: negli sport come il calcio è frequente riscontrare nei pazienti problematiche come impingement d’anca o lesioni del labbro acetabolare.
Spesso i soggetti con dolore cronico agli adduttori presentano all’esame svolto con risonanza magnetica: segni degenerativi della sinfisi pubica, tendinopatia dell’inserzione degli adduttori, edema osseo del pube.
Per la pubalgia data da patologia degli adduttori si evidenza che:
- L’allenamento supervisionato permette a un maggior numero di atleti di ritornare a giocare rispetto agli atleti che svolgono solo terapie passive
- L’utilizzo di allenamento supervisionato associato a terapia manuale permette un recupero più rapido
- Il release chirurgico parziale del tendine dell’adduttore lungo è effettivo per il ritorno allo sport
Un moderata evidenza scientifica sostiene che negli atleti affetti da ernia inguinale, la riparazione laparoscopica ha come risultati minor dolore e una maggiore percentuale di atleti che ritornano a giocare rispetto al solo trattamento conservativo.
VISITA FISIOTERAPICA
Durante la visita presso il nostro studio è possibile misurare la forza muscolare e la mobilità delle strutture convolte attraverso l’uso di specifiche attrezzature.
Questo passaggio è fondamentale in quanto, mentre il dolore può sparire in tempi relativamente brevi, la guarigione totale dei tessuti, necessaria per un rientro in campo in sicurezza può aver bisogno di tempo ulteriore. Per tale motivo monitorare parametri come forza e mobilità è di straordinaria importanza per valutare l’andamento dell’iter riabilitativo.
TRATTAMENTO PUBALGIA
Una volta identificata la causa del dolore dell’atleta, il percorso riabilitativo prevede lo svolgimento di terapie specifiche per il recupero della mobilità, come manipolazioni manuali, fibrolisi diacutanea, tecarterapia ed esercizi di stretching.
Il recupero della forza passa attraverso esercizi specifici in grado di attivare in maniera selettiva i muscoli deficitari: ad ogni atleta verrà data una scheda personalizzata da seguire sia in studio che in campo.
Presso lo studio l’atleta potrà svolgere sedute specifiche di rieducazione funzionale con l’uso di attrezzi quali reformer, pulley e kettlebells. Inoltre di grande importanza è l’allenamento propriocettivo per un recupero neuromuscolare completo: presso lo studio, attraverso lo svolgimento di esercizi laser-guidati, l’atleta costantemente può verificare e migliorare la propria condizione.
Ogni scheda verrà progressivamente modificata aumentando gradualmente la difficoltà neuromuscolare e i carichi di lavoro al fine di condurre l’atleta alle ultime fasi del trattamento a svolgere esercizi sport-specifici.
L’esperienza maturata negli anni con le nostre squadre di calcio e calcio a 5, in abbinamento con le attrezzature più idonee, garantiscono ai nostri pazienti un’ elevata probabilità di successo.
REFERENCE:
- Weir et al, Doha agreement meeting on terminology and definitions in groin pain in athletes, Br J Sports Med2015;49:768-774